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3°CatPuglia: Quando il calcio è donna. Esempio Rossella Ditaranto, presidente Audace Fragagnano

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Il calcio e il tabù donne ancora da sfatare. Anni e anni di retaggi sessisti che in Italia, in particolare nel sud, esistono ancora, anche se ora vengono combattuti e, in talune circostanze, vinti. In provincia di Taranto ci è riuscita Rossella Ditaranto, presidente della neonata Audace Fragagnano 2020, società che si è affidata alla sua passione e alle grandi capacità organizzative per far rinascere questa disciplina nel piccolo ma ambizioso centro dell’Alto Salento. “Collaboravo dietro le quinte da alcuni anni con i componenti del mio direttivo e pian piano ho iniziato ad amare questo mondo anche se non sono tifosa – sottolinea Rossella – infatti in tv vedevo solo le partite dei mondiali: ora tiferò sempre e solo per la mia Audace Fragagnano 2020. Negli anni passati controllavo le entrate e le uscite del campo durante le partite ufficiali in casa, perché mi è sempre piaciuto relazionare con la gente e quindi avevo questo compito che intendo riprendere volentieri appena potremo disputare le partite a porte aperte. Anzi, adesso da presidente devo controllare ancora meglio perché interessata in prima persona. Bisogna dare il buon esempio indipendentemente dal ruolo assunto”. L’Audace Fragagnano è iscritta al campionato di Terza Categoria, che a causa dell’emergenza sanitaria non è ancora iniziato: “Il covid ha condizionato un po’ tutto, il mondo del calcio ne ha risentito.  Abbiamo fatto i primi allenamenti e poi ci siamo fermati, ma solo sul campo perché il nostro team ha continuato a lavorare, programmare per la prossima riapertura, in modo da essere pronti per affrontare la stagione. Abbiamo lanciato anche l’iniziativa dell’Audace mask che ha avuto e sta avendo molto successo, infatti ho avuto richieste anche da gente di Fragagnano e non, residente al nord, a cui abbiamo spedito la nostra mascherina.  Insomma abbiamo creato un nostro brand nel rispetto delle regole: anche Igor Cassina, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004, ha indossato per noi la mascherina dell’Audace. Si, sono molto soddisfatta di di ciò che abbiamo fatto finora seppur con tante restrizioni. Tanta gente ci sta supportando, forse perché abbiamo portato quel cambiamento generazionale che ci voleva e credo e spero che una presenza femminile possa far avvicinare al mondo del calcio anche chi prima lo guardava da lontano, proprio come è successo a me”. Quali sono gli obiettivi dell’Audace Fragagnano? “Sicuramente vogliamo vincere il campionato di Terza. Spero di raggiungere un gradino più alto ogni anno e arrivare alla Promozione…e alla serie A, anche se il mio direttivo ci scherza su ogni volta che lo dico pubblicamente.  L’obiettivo mio nel lungo termine è di arrivare quanto più lontano possibile, la serie A appunto, e di intraprendere nuove collaborazioni per migliorarci sempre più. Mi è capitato di parlare con alcuni tifosi del mio paese e, in ognuno di loro , ciò che mi ha meravigliato è stato vedere brillare i loro occhi mentre mi raccontavano aneddoti di quando il Fragagnano era in Promozione: voglio rivedere quella stessa luce mentre parlano dell’Audace… non possiamo vivere di ricordi, dobbiamo vivere il presente e noi ci impegneremo affinché sia un bel presente”. Il club biancoverde è molto attento ai giovani: “Il settore giovanile è in crescita, sia con i primi calci che con gli allievi.  L’anno scorso abbiamo vinto, abbiamo una squadra forte e spero di vincere anche quest’anno… i nostri ragazzi sono entusiasti e non vedono l’ora di ripartire: certo, bisogna stargli sempre dietro ma come tutti gli adolescenti hanno bisogno di essere guidati in questo periodo particolare della loro vita e noi faremo del nostro meglio. Lo sport, il calcio in questo caso, è, oltre che svago, anche impegno, disciplina, sacrificio, possibilità di relazionarsi agli altri, educazione alimentare: insomma, benessere a 360 gradi e i nostri mister, oltre che essere tali, assumono anche il ruolo di educatori, sempre avendo come fine ultimo il bene dei ragazzi”. Il tifo organizzato fragagnanese ha già mostrato vicinanza al nuovo progetto: “Sono stata contattata da un un esponente degli “Skonvolt” che si è complimentato per il nostro operato e che non vede l’ora di ritornare a tifare con il suo gruppo, per il Fragagnano in modo sano e pulito. Spero che anche gli altri tifosi, le Teste matte e gli Ultras siano con noi e che un po’ tutti i fragagnanesi facciano il tifo per la nostra Audace che rappresenta tutta Fragagnano. Noi siamo nati proprio per riportare il gioco del calcio a Fragagnano, abbiamo solo interesse a operare nel bene del nostro paese e ci stiamo mettendo la faccia impegnandoci in prima persona e quindi mi auguro di avere un bel seguito. Non mi piace vincere facile, ma non mi piace neanche perdere quindi spero che il mio paese del quale sono orgogliosa di farne parte, sia con noi in questa avventura”.