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D/F: Cynthialbalonga, lettera aperta sul covid e il calcio dilettanti

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La tremenda pandemia covid ha rappresentato e rappresenta un profondo shock, non ha risparmiato alcun settore del nostro quotidiano, con un impatto tremendo e senza precedenti per la nostra generazione, e non poteva essere altrimenti sul settore sportivo ed in particolare nelle realtà calcistica.
L’intero movimento ha subito tremendi contraccolpi economici, sportivi sociali, ma certamente il settore del dilettantismo è quello che ne subisce gli effetti più letali.
Un trauma per il nostro ambiente su cui i vertici federali stanno riflettendo, per elaborare programmi, strategie ed iniziative da applicare a livello Nazionale e Regionale, con l’obiettivo, se non di risolvere, ma di mitigare gli effetti di questa tremenda crisi.
In questo momento di immensa difficoltà, al confronto di una situazione irreale, inimmaginabile da dover affrontare, siamo tutti in evidente crisi, dal lato economico le società vedono dissolversi le energie fornite dagli sponsor, significativi sono gli impatti economici ed organizzativi da dover sostenere per garantire il rispetto dei protocolli a salvaguardia della salute delle migliaia di atleti che beneficiano degli impianti sportivi, di qui una immensa sofferenza per i Presidenti e per le Società alla quale non tutti saranno in grado di reagire, con il grave impatto di veder scomparire interi movimenti sportivi, e sappiamo che ciò non può essere ignorato o sottovalutato considerata l’importanza che riveste per l’aspetto sociale ed economico delle nostre comunità.
Evidentemente è il momento che le Istituzioni Governative nella persona del Ministro dello Sport Spadafora, tengano fede ai ripetuti impegni e promesse di essere vicini al calcio con iniziative e finanziamenti, che al momento ancora rappresentano un miraggio e sono un elemento imprescindibile per la sopravvivenza delle Società che operano nell’ambito del calcio dilettantistico, un movimento che vale la pena rammentare coinvolge oltre un milione di tesserati.
Non poteva essere altrimenti, che da questa profonda crisi fossero colpite anche le Istituzioni del nostro movimento, in questi giorni assistiamo a strumentali attacchi ai vertici federali, che ci sentiamo di non dover condividere nell’addossare responsabilità a chi oggi amministra questa realtà, uomini che qualche tempo fa hanno ricevuto una investitura con plebiscito unanime e che oggi non possono essere visti come il problema, tutto ciò ci sembra ingeneroso ed inopportuno, d’altronde se questa fosse la soluzione, gran parte dei governanti di tutto il mondo andrebbero esautorati.
Purtroppo nei momenti di caos, diviene estremamente facile contestare, confutare e polemizzare su ogni singola iniziativa, noi riteniamo, che questo non debba essere il momento della polemica, ma occasione di grande unità e solidarietà tra le varie Società, i loro Presidenti e tutti coloro che trovano una collocazione in questo meraviglioso movimento, un momento da condividere con chi amministra il calcio, per ricercare delle sintesi che possano garantire la ripresa dell’attività calcistica, e riteniamo che senza unità di intenti tutto possa naufragare non solo a causa del covid, ma anche per la mancanza di una compattezza che potrebbe rappresentare l’elemento in più.
Non è il momento di sterili critiche, è il momento delle proposte, delle idee, forse delle intuizioni, che ognuno di noi potrebbe promuovere e presentare ai vertici federali e/o condividere con altri “avversari sportivi”, il momento è delicato, ma per il Governo del Calcio è doveroso, indispensabile prendere delle decisioni, di quelle difficili, delicate, che non sempre incontreranno la condivisione e la soddisfazione dell’intero movimento, ma che siano quelle giuste, oneste per ristabilire gli equilibri del calcio.
Ed in questa ottica, ci rivolgiamo ai Presidenti Sibilia, Barbiero e Zarelli , affinchè possano in primis definire quanto da loro stessi già dichiarato in merito a sostegni economici in favore delle Società e nel contempo possano valutare un nostro pensiero, riferito alla revisione del protocollo, elemento che riteniamo indispensabile per provare a portare a conclusione i vari campionati, laddove potrebbe essere ipotizzabile un differente numero di componenti “positivi al covid” per rimandare una gara e la possibilità di effettuare dei tamponi rapidi nelle 48 ore antecedenti la gara.
Area Comunicazione SSD CYNTHIALBALONGA