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Doppio tesseramento calciatore-arbitro: allargata la possibilità fino ai 18 anni

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Il doppio tesseramento è una delle iniziative che il nuovo gruppo direttivo dell’AIA ha messo in campo per cercare di combattere la crisi di vocazioni. Una scelta figlia di due considerazioni: avvicinare al mondo arbitrale atleti che già vivono il calcio da protagonisti e che quindi sono in grado di interpretare le dinamiche di una partita e dare la possibilità a tanti giovani di avvicinarsi a un mondo nuovo come quello arbitrale senza dover per forza rinunciare al piacere di continuare a essere giocatori. C’è anche un terzo aspetto: avere l’opportunità di avere dentro gli spogliatoi delle varie scuole calcio e delle società dilettantistiche giovani in grado di raccontare ai loro compagni di squadra l’importanza di veder l’arbitro non come un “nemico” ma come un altro calciatore. Che facendo rispettare le regole permette a tutti di divertirsi. Il progetto sta già dando risultati importanti. E, dato fondamentale, cresce grazie al passa parola tra i/le ragazzi/ragazze. A testimonianza che il percorso intrapreso ha trovato terreno fertile.

Per dare un’ulteriore spinta a questa iniziativa arriva un segnale forte dal Consiglio Federale che raccogliendo una proposta del presidente dell’AIA Alfredo Trentalange e del presidente del Settore Giovanile Scolastico Vito Tisci, ha integrato l’articolo 40 sul doppio tesseramenti garantendo questa possibilità fino ai diciottenni. Un anno in più rispetto a quello che era il precedente limite. Un passaggio importante. Che permette tra l’altro di andare a toccare una fascia di giovani interessati a valutare tutte le opzioni pur di continuare a vivere la loro passione per il pallone. Questa nuova regola entrerà subito in vigore. Un altro segnale di come le richieste del mondo arbitrale siano raccolte con grande partecipazione dalle varie componenti del calcio.

La stessa passione che ha accompagnato la prima riunione del tavolo contro la Violenza agli Arbitri coordinato dal Presidente Trentalange. Tutti i partecipanti, riuniti nel Salone Paolo Rossi a Roma, hanno inquadrato il problema dal loro punto di vista e hanno messo sul tavolo proposte per cercare di combattere un problema che non è più tollerabile. I dati relativi ad atti di violenza, anche limitandosi a questa stagione, sono una ferita aperta non solo per il mondo arbitrale ma per tutti coloro che amano il calcio. Il presidente Trentalange ha preso atto con grande soddisfazione come ci sia da parte di tutte le componenti la chiara volontà di fare qualcosa di concreto. Partendo da una crescita culturale di chi vive il mondo del calcio. Alla riunione hanno partecipato: Alfredo Trentalange, Presidente AIA; Duccio Baglioni Vice Presidente AIA; Silvia Moro Segretario AIA; Ruggero Stincardini LNP A; Massimo Bevere LNP B; Emanuele Paolucci Segretario Lega Pro; Stella Frascà LND; Renzo Ulivieri Presidente AIAC; Davide Biondini AIC; Antonio Di Sebastiano Vice Segretario generale FIGC; Guido Falca Responsabile Osservatorio sulla Violenza Aia (in remoto) e Luca Calamai Addetto Stampa AIA (in remoto)

In tempi brevi verrà convocata una seconda riunione del Tavolo contro la Violenza.

 

Comunicato AIA sul proprio sito ufficiale