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Fifa indaga su Ecuador: rischio esclusione per sudamericani. La situazione dell’Italia

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La Fifa ha annunciato di aver aperto un procedimento disciplinare per analizzare l’effettiva idoneità di Byron Castillo, il calciatore dell’Ecuador oggetto di una denuncia da parte della Federcalcio cilena relativa alla sua vera nazionalità. Secondo i vertici della Roja, Castillo non sarebbe ecuadoregno, bensì colombiano e dunque non avrebbe avuto le carte in regola per disputare 8 partite del girone di qualificazione a Qatar 2022.

Il Cile chiede la vittoria a tavolino per i due incontri disputati contro l’Ecuador, essendo Castillo sceso in campo in entrambe le partite (0-0 all’andata, 0-2 per gli ecuadoregni al ritorno). Una decisione del genere, naturalmente, avrebbe ripercussioni anche sugli altri match disputati dal calciatore del Barcelona Guayaquil e porterebbe all’inevitabile esclusione dell’Ecuador dai Mondiali, stravolgendo il quadro delle nazionali partecipanti. La classifica del girone di qualificazione Conmebol andrebbe totalmente rivista, con il Cile che potrebbe fare un doppio salto in avanti scavalcando Perù e Colombia (contro cui invece Castillo non ha mai giocato) e ritrovandosi così qualificato direttamente per la fase finale.

La Federcalcio ecuadoregna aveva fatto sapere che era già stata svolta un’indagine riguardo a possibili falsificazioni di documenti, ma che si era conclusa senza che fossero state rilevate infrazioni di alcun tipo. Un avvocato che lavora per la FEF ha per altro sottolineato ai media locali che, nel caso dovessero emergere infrazioni dall’indagine della Fifa, l’unico a dover essere sanzionato sarebbe il calciatore e non la Federazione, che al contrario sarebbe una vittima.

In Cile però c’è fiducia, anche grazie a un precedente: quattro anni fa i legali della Roja vinsero infatti in una situazione analoga, consentendo alla nazionale di Sanchez e Vidal di conquistare due punti aggiuntivi a tavolino contro la Bolivia per il caso di Nelson Cabrera, nazionalizzato boliviano senza averne i requisiti. (sportmediaset.mediaset.it)

IL COMUNICATO DELLA FIFA

“Come recentemente confermato dalla FIFA, la Federcalcio cilena ha sporto denuncia alla Commissione Disciplinare della FIFA avanzando una serie di accuse riguardanti la possibile falsificazione degli atti di concessione della nazionalità ecuadoriana al giocatore Byron David Castillo Segura, nonché la possibile ineleggibilità del suddetto giocatore a partecipare a otto partite di qualificazione della squadra nazionale della Federcalcio ecuadoriana (FEF) nella competizione preliminare della Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022. Alla luce di quanto sopra, la FIFA ha deciso di avviare un procedimento disciplinare in relazione alla potenziale ineleggibilità di Byron David Castillo Segura in relazione alle suddette partite. In questo contesto, la FEF e la Federcalcio peruviana sono state invitate a presentare le loro posizioni alla commissione disciplinare della FIFA. Ulteriori dettagli seguiranno a tempo debito”.

LA SITUAZIONE DELL’ITALIA

Se dovessero escludere l’Ecuador dai prossimi Mondiali 2022 in Qatar quale procedura adotterà la FIFA? Potrebbe coinvolgere anche l’Italia?

In diverse occasioni il presidente della FIFA Gianni Infantino si è pronunciato in maniera molto netta sull’eventuale ripescaggio dell’Italia in caso di estromissione di una delle nazionali qualificate sul campo: “In ogni caso, se pure fossero stati esclusi (in riferimento all’Iran e alla recente questione relativa al divieto di accesso delle donne negli stadi, ndr) al loro posto sarebbe entrata una squadra asiatica”.

Quindi la linea ufficiosa della FIFA sembra privilegiare il criterio geografico e nel caso dell’Ecuador sarebbe realisticamente una tra Cile o Perù a beneficiare di un accesso diretto ai Mondiali in quanto squadre sudamericane.

La normativa in materia di esclusione di una nazionale dai Mondiali ed eventuale ripescaggio resta aperta ad ogni tipo di interpretazione. L’articolo 6 del regolamento FIFA alla voce “Sostituzione” parla apertamente di discrezionalità: “Se una qualsiasi associazione si ritira o viene esclusa dalla competizione, la FIFA deciderà sulla questione a sua esclusiva discrezione e intraprenderà qualsiasi azione si ritenga necessario”. In sostanza, una volta che una nazionale dovesse venire esclusa dai Mondiali sarà la FIFA a decidere i criteri da seguire per il ripescaggio. La strada, in ogni caso, è lunga e tortuosa, ma l’apertura di un procedimento disciplinare è un importante punto di partenza. (fanpage.it)