Riforma del calcio: il Parlamento approva una risoluzione in 20 punti

La riforma del calcio italiano muove i primi passi in Parlamento. La Commissione Cultura e Sport del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a intervenire per modernizzare il settore. Il documento, articolato in venti punti, non ha valore di legge, ma rappresenta una base di indirizzo per futuri provvedimenti concreti.

Gli obiettivi della riforma

La risoluzione affronta diversi aspetti chiave del calcio italiano, con particolare attenzione a sgravi fiscali, investimenti nelle infrastrutture e sostegno ai club virtuosi. Tra i punti principali:

• Incentivi per la costruzione e l’ammodernamento degli stadi, con semplificazioni burocratiche per favorire investimenti pubblici e privati.
• Sgravi fiscali per il settore giovanile, dilettantistico e femminile, attraverso strumenti come il tax credit.
• Criteri più stringenti per la gestione degli impianti pubblici, con vincoli su parità di genere, sostenibilità ambientale e accessibilità per le fasce economicamente più deboli.
• Potenziamento del calcio femminile, con l’istituzione di una Lega autonoma e incentivi per la stabilità contrattuale delle calciatrici professioniste.
• Adeguamenti normativi per la giustizia sportiva e il settore arbitrale, con l’obiettivo di garantire maggiore indipendenza agli organi di controllo.
• Revisione del decreto Melandri sui diritti televisivi, con un sistema premiale per i club che dimostrano una gestione economica virtuosa e valorizzano i talenti cresciuti nei settori giovanili.
• Modifiche alla normativa sulle sponsorizzazioni sportive, valutando la possibilità di riammettere le società di scommesse come sponsor, a fronte dell’attuale inefficacia del divieto nel contrasto alla ludopatia.
• Destinazione di una quota delle scommesse sportive a progetti per il calcio giovanile, l’impiantistica sportiva e iniziative contro discriminazione e violenza negli stadi.
• Maggiore controllo sulle licenze dei club professionistici, con verifiche più severe su stabilità finanziaria e affidabilità dei proprietari.
• Tutela delle società dilettantistiche, garantendo il pagamento dei premi di formazione per i giovani calciatori che passano al professionismo.

Euro 2032 e il nodo infrastrutture

Un punto centrale della riforma riguarda i preparativi per Euro 2032, che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia. La risoluzione sollecita il Governo a definire al più presto gli stadi che ospiteranno gli incontri, assicurando fondi per i lavori di ammodernamento necessari.

Verso una nuova governance del calcio

La risoluzione invita Federazione e Leghe a promuovere un maggiore equilibrio di genere nel management sportivo, a rafforzare la formazione dei dirigenti e a garantire una gestione più trasparente del sistema calcio.

Con l’approvazione di questi 20 punti, il Parlamento ha tracciato una possibile direzione per il futuro del calcio italiano. Ora si attende l’attuazione concreta delle misure attraverso specifici provvedimenti legislativi.