Roberto Mancini si propone per l’Italia: “Vorrei vincere un Mondiale, con Gravina tutto chiarito”

A due anni dalla separazione con la Nazionale italiana, Roberto Mancini apre alla possibilità di tornare alla guida degli Azzurri. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’ex commissario tecnico ha ammesso i propri errori nella gestione dell’addio e ha ribadito la volontà di riprendere il cammino interrotto: “Per un allenatore non c’è niente di più bello che guidare la Nazionale. Mi piacerebbe vincere un Mondiale: sento un debito con i tifosi”.

Il tecnico jesino, 60 anni, ha lasciato l’Italia nell’agosto di due anni fa, passando poi alla guida della Nazionale dell’Arabia Saudita. Un’esperienza conclusasi lo scorso ottobre con la rescissione del contratto, complice l’assenza di risultati soddisfacenti. Oggi, senza incarichi, Mancini guarda al passato con lucidità e autocritica: “Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, certe cose non sarebbero successe. Avevo la sensazione di non avere più la fiducia di prima, ma avrei dovuto chiarire col presidente: è questa la mia colpa”.

Il rapporto con il presidente federale Gabriele Gravina, che all’epoca sembrava compromesso, è stato ricomposto: “Ci siamo già visti e parlati. Il presidente sa che nella vita si possono commettere degli errori. Ricucire il rapporto non sarebbe un ostacolo”. Parole che rimettono in gioco il nome di Mancini, nonostante la FIGC stia valutando altre opzioni, tra cui quella di Gennaro Gattuso, fortemente sostenuto da Gigi Buffon.

Sul possibile ritorno a Coverciano, Mancini si esprime con nostalgia e determinazione: “Stavo bene con tutti, c’era un bel clima. Sarebbe una sfida bella, anche rischiosa, ma nella vita bisogna prendersi dei rischi. Ho vinto nei club, ma vincere con l’Italia è tutta un’altra cosa”.

Infine, il tecnico ha ribadito di aver mantenuto rapporti cordiali con molti ex giocatori: “Con loro ci scriviamo ancora, soprattutto quando fanno belle cose nei club. Per me sono speciali e credo che anche io lo sia per loro”.