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Scommesse illegali, indagati 12 calciatori di Serie A

Scommesse su piattaforme non autorizzate e pagamenti occulti con orologi: 12 calciatori indagati

Dodici calciatori di Serie A, tra cui alcuni nomi di rilievo del calcio italiano e internazionale, risultano indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su un sistema di scommesse online illegali gestito da due operatori non autorizzati. Gli episodi contestati coprono il periodo tra il 2021 e il 2023. La Guardia di Finanza ha sequestrato 1,5 milioni di euro, mentre i magistrati hanno richiesto cinque arresti domiciliari.

Al centro dell’inchiesta figurano Sandro Tonali (oggi al Newcastle) e Nicolò Fagioli (ora alla Fiorentina), già sanzionati dalla giustizia sportiva. Dai telefoni sequestrati ai due calciatori è emerso un quadro più ampio che coinvolge altre figure, tra cui Angel Di Maria, Leandro Paredes, Mattia Perin, Weston McKennie, Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, Junior Firpo (Leeds United) e anche il tennista Matteo Gigante.

Le accuse principali riguardano l’utilizzo di piattaforme come Betsport22.com, Swapbet365.eu, Vipsport360.com e Texinho.com, non riconosciute dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Secondo l’accusa, i gestori Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera, con la collaborazione di Pietro Marinoni, arbitro di Serie D, avrebbero concesso credito ai giocatori, regolando i pagamenti attraverso una gioielleria milanese. Lì, i calciatori simulavano l’acquisto di Rolex e orologi di lusso, pagando con bonifici tracciabili, mentre gli orologi restavano a disposizione dei gestori come garanzia.

I titolari della gioielleria, Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini, sono accusati di riciclaggio e rischiano misure cautelari. Sotto la lente anche l’Elysium Group srl, società utilizzata per coprire i movimenti di denaro. La giudice per le indagini preliminari Lidia Castellucci deciderà dopo gli interrogatori difensivi previsti dalla nuova normativa della legge Nordio.

Dal punto di vista penale, i calciatori rischiano sanzioni leggere: per chi ha solo partecipato a partite di poker online su siti illegali, è prevista una multa di 500 euro, sanabile con un’oblazione da 250 euro. Ma sul fronte disciplinare, potrebbero essere avviate nuove indagini da parte della FIGC, con potenziali conseguenze anche sul piano sportivo.

Le dichiarazioni rese da Tonali sono state giudicate più complete rispetto a quelle di Fagioli, la cui versione sarebbe in parte contraddetta da chat e documenti acquisiti. Nessuno dei calciatori risulta aver alterato partite, ma il caso evidenzia un giro milionario nato per colmare – secondo alcuni interrogati – il troppo tempo libero nei ritiri, anche con la Nazionale.

L’inchiesta prosegue, con la Procura determinata ad accertare tutte le responsabilità e a valutare eventuali profili di illecito sportivo oltre a quelli penali.