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Serie C: Foggia, Nicola Canonico si dimette “Dimissioni irrevocabili, il club rischia la D”

Il presidente annuncia l’addio: “Chi vuole rilevare il club rispetti le scadenze. Esperienza finita”

Dopo settimane di silenzio, il presidente del Foggia, Nicola Canonico, è tornato a parlare in una conferenza stampa via web, annunciando le proprie dimissioni irrevocabili, assieme a quelle del figlio, in un momento molto difficile per la squadra, scivolata al quartultimo posto in classifica dopo la pesante sconfitta contro la Casertana.

«Con le dimissioni cadono oneri e onori», ha affermato Canonico, indicando nel 16 aprile la data entro cui eventuali nuovi acquirenti dovranno rispettare le scadenze federali, pena penalizzazioni. «Se non ci saranno acquirenti entro giugno, il Foggia ripartirà dai dilettanti», ha aggiunto.

Il presidente ha chiarito che la sua esperienza è terminata, ribadendo il rispetto per la volontà delle curve: «Non posso cedere una società di capitali al Comune, ora tocca al sindaco trovare imprenditori disposti a subentrare».

Canonico non ha nascosto la propria delusione verso la squadra: «Da tre partite vedo un gruppo spento. Alcuni giocatori hanno staccato la spina, io subisco insulti ma non scendo in campo. Dopo Caserta ho capito che era il momento di chiudere». Ha annunciato che la squadra andrà in ritiro fino al 15 giugno.

Non sono mancate critiche anche allo staff tecnico e dirigenziale: «Ho commesso errori nella scelta dei professionisti: Brambilla, Roma, Zauri, Leone. A gennaio volevo rivoluzionare la rosa, ma si è deciso di continuare con l’attuale gruppo. Avrei preferito tagliare i costi, ottenendo comunque risultati».

Infine, Canonico ha ricordato le condizioni economiche con cui aveva rilevato il club dalla famiglia Pintus: «Il Foggia fu acquisito con una debitoria di 2,7 milioni e rilevato a 1,8 milioni. Quelle sono le cifre per cederlo. Ma non iscriverò la squadra: se non ci saranno soldi, la mia azienda non metterà più un euro».

Il futuro del club resta appeso a un filo, in attesa di un possibile cambio di proprietà che scongiuri l’ennesimo crollo calcistico.