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Serie C, Milan Futuro-Sestri Levante: Jimenez gioca nonostante la squalifica in A. Risaliti: “Campionato falsato!”

Il presidente Risaliti accusa dopo la sconfitta con il Milan Futuro: "Norme poco chiare e trattamenti impari tra i club"

Il Sestri Levante non ci sta e dopo la sconfitta contro il Milan Futuro, cruciale nella corsa salvezza, arriva l’attacco frontale del presidente Franco Risaliti, che grida allo scandalo per la presenza in campo di Alejandro Jimenez. Il terzino, squalificato con la prima squadra del Milan in Serie A, ha comunque giocato con la formazione “B” rossonera in Serie C, una circostanza che il numero uno rossoblù definisce inaccettabile.

«Io faccio calcio da oltre quarant’anni. Sono stato giocatore, allenatore, dirigente, e ho sempre saputo che quando un giocatore è squalificato è impossibilitato a scendere in campo in qualunque campionato professionistico», ha dichiarato Risaliti al Secolo XIX. «Questa regola è stata modificata il 27 giugno, ma con un dettato abbastanza oscuro. Mi verrebbe voglia di fare ricorso, ma so già che sarebbe fiato sprecato».

Il presidente del Sestri porta anche un esempio che coinvolge la propria squadra: «Il nostro allenatore Ruvo, squalificato in Serie D a inizio stagione, ha dovuto scontare la squalifica in C e non ha potuto allenarci in gare importanti come quelle con Campobasso e Ternana. Vi sembra giusto?»

Ma lo sfogo del presidente non si ferma al caso Jimenez. Risaliti accende i riflettori anche sulla situazione della Lucchese, definita “incredibile”: «Giocatori e tecnici senza stipendio da cinque mesi, tre cambi di proprietà da gennaio a oggi. L’ultimo arrivato, Benedetto Mancini, ha già alle spalle tentativi falliti a Catania e Latina. Eppure, a gennaio hanno potuto fare mercato e prendere dieci nuovi giocatori».

Infine, la stoccata più dura: «Noi riceviamo i complimenti della Covisoc per la nostra gestione finanziaria, e intanto si permette ad altri club in crisi di rafforzarsi. È un campionato falsato. Sfido chiunque a sostenere il contrario!»

Parole pesanti che riaccendono il dibattito sulla regolarità del torneo e sulla trasparenza delle norme che regolano la partecipazione dei giocatori squalificati tra diverse categorie.