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UEFA: Novità per le squadre russe e scelta la sede della Supercoppa 2024

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L’Uefa ha ufficializzato la sede della Supercoppa del 2024, che si terrà il 14 agosto al National Stadium di Varsavia. Tuttavia, la notizia più significativa riguarda l’introduzione di una procedura speciale che potrebbe consentire alle squadre russe, composte da giocatori minori, di essere riammesse alle competizioni dell’Uefa durante la stagione in corso. Ecco quanto affermato nel comunicato ufficiale.

 

Il comunicato Uefa

“La UEFA è stata il primo organismo sportivo a reagire alla guerra in Ucraina e ha intrapreso un’azione decisiva nel febbraio 2022, sospendendo tutte le squadre russe dalle competizioni, rimuovendo eventi programmati in Russia come la finale di UEFA Champions League a San Pietroburgo e la Supercoppa UEFA a Kazan e annullando il contratto di sponsorizzazione con Gazprom.

Tuttavia, la UEFA è anche consapevole che i bambini non dovrebbero essere puniti per azioni la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli adulti ed è fermamente convinta che il calcio non debba mai rinunciare a inviare messaggi di pace e speranza. È particolarmente doloroso che, a causa del perdurante conflitto, una generazione di minori sia privata del diritto di competere nel calcio internazionale. Per questi motivi, il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso che le squadre russe composte da giocatori minori saranno riammesse alle sue competizioni nel corso di questa stagione. A questo proposito, il Comitato Esecutivo ha chiesto all’amministrazione UEFA di proporre una soluzione tecnica che consenta il reinserimento delle squadre russe U17 (sia maschili che femminili) anche dopo che si sono già svolti i sorteggi. Tutte le partite delle squadre russe si giocheranno senza la bandiera nazionale, l’inno, la divisa nazionale e non sul territorio russo.

Allo stesso tempo, il Comitato Esecutivo ha ribadito la sua condanna della guerra illegale della Russia e ha confermato che la sospensione di tutte le altre squadre russe (club e nazionali) rimarrà in vigore fino alla fine del conflitto in Ucraina”.

 

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