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Ufficiale, Brescia fuori dal calcio! La FIGC chiude una storia lunga 114 anni

La FIGC ha escluso il Brescia dal calcio professionistico: il club non ha ottenuto la licenza

È finita ufficialmente nella mattinata di giovedì 3 luglio 2025 la storia calcistica professionistica del Brescia Calcio, escluso dalla Serie C con una nota firmata dalla FIGC. Dopo 114 anni di storia, le Rondinelle sono state cancellate dal panorama professionistico a causa delle gravi inadempienze amministrative e fiscali riscontrate nella gestione del presidente Massimo Cellino.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio, nel comunicato pubblicato nelle prime ore della giornata, ha elencato tutte le violazioni che hanno impedito al club di ottenere la licenza nazionale 2025/2026. Il documento ha evidenziato mancati pagamenti verso la Lega Serie B, emolumenti non corrisposti a tesserati e collaboratori, omissioni fiscali e previdenziali, oltre all’assenza del versamento della tassa di iscrizione e della garanzia economica prevista per partecipare al campionato di Serie C.

La situazione del club lombardo era apparsa critica già a giugno, quando erano emerse irregolarità legate al bilancio e alla gestione sportiva. La FIGC, prendendo atto del mancato rispetto dei criteri legali e finanziari, ha stabilito la non ammissione al campionato, decretando di fatto l’estromissione del Brescia dal calcio professionistico.

Il comunicato della Federazione, firmato dal presidente Giovanni Gravina, ha confermato anche le conclusioni degli accertamenti della Co.Vi.So.C., che ha certificato un lungo elenco di debiti e irregolarità non sanate, tra cui il versamento delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e delle imposte pregresse, nonché la mancata regolarizzazione dei compensi ai dirigenti e al personale sportivo.

Massimo Cellino, che aveva acquisito la società nel 2017, dopo una promozione in Serie A e la ristrutturazione dello stadio Rigamonti, non è riuscito a riportare stabilità al club. Nel 2022 si era anche dimesso a causa di vicende giudiziarie, salvo poi tornare alla guida societaria pochi mesi dopo. Il caos amministrativo e finanziario, però, ha continuato ad aggravarsi, fino all’inevitabile epilogo.

Secondo indiscrezioni, il titolo sportivo della Feralpisalò potrebbe essere temporaneamente utilizzato per rappresentare i colori e la tradizione del Brescia, in attesa di una possibile rifondazione del club in ambito dilettantistico.

Finisce così, tra polemiche e amarezza, una delle storie più longeve del calcio italiano.