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L’intervento delle forze dell’ordine a Coverciano su indicazione della Procura nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse illegali, coinvolgendo giocatori di rilievo come Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zalewski, ha creato turbamento nel calcio italiano. La Nazionale azzurra, scossa da questi avvenimenti, sta cercando di spostare l’attenzione da questa situazione per concentrarsi sulla delicata partita di qualificazione agli Europei contro l’Inghilterra, in programma martedì prossimo.
Le rivelazioni di Fabrizio Corona, riportate da Dillingernews, hanno spinto il commissario tecnico azzurro, Luciano Spalletti, a prendere posizione. Al termine della partita Italia-Malta, Spalletti ha commentato la vicenda affermando: “I calciatori devono capire che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi spiando e lucrando sulla loro fama.”
Fabrizio Corona ha risposto indirettamente a Spalletti attraverso alcune storie pubblicate sul suo profilo Instagram. Sembra condividere e pubblicare parole di terzi, probabilmente raccolte da interviste, che critica in modo chiaro: “È molto grave quello che dice.”
Le storie di Corona sembrano rappresentare una risposta indiretta a Spalletti, mettendo in luce alcune questioni importanti. In un passaggio, si fa notare come le parole di Spalletti siano gravi, soprattutto alla luce degli sviluppi in corso all’interno di questa vicenda che si sta espandendo rapidamente.
Si fa notare anche come l’attenzione venga spostata dalle notizie ai fornitori delle notizie, con il rischio che il fango cada su Corona. Si suggerisce che i giocatori siano trattati come “ragazzini fragili” anziché come atleti professionisti, e questo potrebbe essere paternalistico e fuorviante.
Infine, le storie di Corona invitano Spalletti e la Nazionale a prendere coscienza dei problemi che coinvolgono i giocatori, in particolare se ci sono casi di dipendenza dal gioco d’azzardo. La vicenda non dovrebbe essere liquidata in modo superficiale, ma affrontata seriamente, riconoscendo i problemi che esistono all’interno della squadra.
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