Qualificazioni Mondiali ed Europei, la Uefa pensa a un format tipo Champions

Partite troppo prevedibili, goleade scontate e un interesse in calo: la Uefa sta valutando una vera e propria rivoluzione per le Qualificazioni a Mondiali ed Europei. L’obiettivo è evitare incontri troppo sbilanciati tra nazionali di valore differente e offrire sfide più equilibrate e spettacolari.

Secondo quanto riportato da L’Équipe, l’organismo europeo starebbe discutendo da tempo di un nuovo format, ispirato al modello della Champions League, per garantire più scontri diretti tra le grandi selezioni. Il presidente Aleksander Ceferin, durante il Football Summit di Lisbona, aveva già anticipato la possibilità di un sistema più moderno e competitivo.

Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe l’utilizzo della Nations League come percorso di qualificazione, oppure la creazione di un campionato unico con 54 nazionali, suddivise in due gruppi da 27, con un calendario che favorirebbe sfide di alto livello come Italia-Portogallo, Francia-Spagna o Germania-Inghilterra.

Il nuovo format, che potrebbe entrare in vigore solo dopo il 2028 al termine degli attuali contratti televisivi, garantirebbe anche maggiori introiti economici per le federazioni grazie a diritti tv più appetibili.

La riforma nasce anche da una riflessione interna: l’attuale formula, con dodici gironi, ha mostrato limiti evidenti. Le partite risultano spesso scontate e una sola sconfitta può compromettere il cammino di una grande nazionale. Lo stesso Gianluigi Donnarumma, dopo Italia-Israele, ha commentato: “Ora non puoi sbagliare una partita, perché sbagli una partita e sei ai playoff”.

Analizzando dati su ascolti, biglietti e interazioni social, la Uefa ha compreso che il sistema va rinnovato. Il modello “alla Champions”, con un’unica fase a campionato, permetterebbe di alzare la competitività e l’interesse, offrendo al pubblico un numero maggiore di sfide di alto livello e riducendo il rischio di partite prive di fascino.