ACR Messina, il Tribunale dichiara la liquidazione: futuro a rischio

Colpo durissimo per il calcio messinese. La sezione fallimentare del Tribunale di Messina ha dichiarato la liquidazione giudiziale dell’ACR Messina, sancendo di fatto il fallimento della società. La sentenza, depositata questa mattina dal collegio civile-fallimentare presieduto dal giudice Ugo Scavuzzo con relatore Daniele Carlo Madia, certifica uno stato di insolvenza considerato grave e irreversibile, con decorrenza dal 31 agosto 2025.

Nonostante i piani finanziari presentati nei mesi scorsi, la società non è riuscita a evitare il tracollo. La Procura aveva da tempo insistito per la liquidazione, ritenendo insostenibile la situazione economica, mentre la difesa puntava sulla continuità aziendale. Alla fine, i giudici hanno respinto anche la richiesta di esercizio provvisorio, elemento indispensabile per garantire la prosecuzione del campionato.

La decisione getta nel caos l’ambiente giallorosso, reduce da una retrocessione in Serie D con 14 punti di penalizzazione, ma che aveva iniziato il nuovo torneo con una vittoria e un pareggio. Ora il rischio di revoca della matricola e di esclusione dal campionato è concreto.

La gestione sportiva, affidata alla Doadi Srls, e quella societaria legata ad Aad Invest Group e Pietro Sciotto, passano nelle mani della curatrice fallimentare Maria Di Renzo, incaricata di verificare le spese effettive e avviare una procedura a evidenza pubblica per garantire, se possibile, la prosecuzione dell’attività sportiva. Un eventuale esercizio provvisorio potrebbe essere richiesto in questa nuova fase, ma molto dipenderà dall’interesse di potenziali acquirenti nelle aste che verranno fissate a breve.

La città e i tifosi vivono ore di grande incertezza, con l’ombra concreta di una fine traumatica per una storia calcistica già segnata da anni di difficoltà e improvvisazioni gestionali.